26 giugno 2020

Questo è il periodo tradizionalmente dedicato dai contribuenti alla redazione delle dichiarazioni fiscali.

In realtà l’emergenza di quest’anno ha differito molti termini; ciononostante ho ricevuto nei giorni scorsi varie richieste di chiarimenti in ordine agli istituti dell’8, 5 e 2 per mille.
Molti mi chiedono, per esempio, se sia obbligatorio donare l’8 per mille così come il 5 o il 2 per mille, contributi rivolti a specifiche categorie di soggetti.
Mi è sembrato, dunque, opportuno capire come funzionano e quali siano le regole per la destinazione dell’8 per mille nel modello 730/2020 o nel modello di dichiarazione dei redditi UNICO, del 5 e del 2 per mille.
In questo articolo proverò, conseguentemente, a fornire delucidazioni e informazioni anche, ed anzi soprattutto, pratiche al riguardo, svolgendo anche esempi concreti.
La destinazione di una quota dell’Irpef dell’8, 5 e 2 per mille è uno degli adempimenti legati alla dichiarazione dei redditi.
Innanzitutto è bene ricordare come sia possibile destinare una quota di Irpef esclusivamente agli enti individuati dalla legge.
Nel dettaglio, sia con il modello 730 che con il modello Redditi:
• l’8 per mille deve essere donato allo Stato o ad un’istituzione religiosa,
• il 5 per mille a enti di volontariato, ricerca o di interesse sociale, come meglio vedremo nel paragrafo dedicato
• il 2 per mille in favore di un partito politico.
5x1000, 8x1000 e 2x1000 sono tutte percentuali dell’IRPEF che il contribuente ha la possibilità di destinare ed è importante sapere come non si escludano tra loro.
E’ altresì importante ricordare come le scelte non siano in alcun modo alternative tra loro e possano essere tutte espresse, senza determinare maggiori imposte dovute.
Destinazione 5 per mille
Il Cinque per Mille, che è l’istituto cui è dedicato questo approfondimento, venne introdotto, a titolo iniziale e sperimentale, dalla legge del dicembre 2005 n. 266. 
Il Cinque per Mille è la quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) che i contribuenti decidono di destinare a quegli enti che svolgono attività socialmente rilevanti. La scelta viene fatta compilando un apposito modello in fase di Dichiarazione dei Redditi. Il 5×1000 è dunque la quota di imposta a cui lo Stato rinuncia per destinarla ad organizzazioni non profit e/o altri enti. Se non si effettua la scelta, tale quota resterà allo Stato.
La devoluzione del 5 per mille andrà fatta attraverso il modello 730/2020 e, in genere, con la dichiarazione dei redditi. Nel modulo si potrà scegliere quale ente o istituto di ricerca (tra quelli accreditati) riceveranno il contributo di ciascuno.
Ciò che serve per fare la donazione è oltre la compilazione del previsto modulo l’indicazione precisa del codice fiscale del beneficiario, che è possibile ricercare accedendo all’elenco dei destinatari del 5 per mille Irpef 2020.
Nel modello del 730 o in genere nella dichiarazione dei redditi si avrà la possibilità di scegliere a quale ente destinare il proprio contributo tra i seguenti:
• sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale previste dall'articolo 10 del D.lgs. 4/12/1997, n. 460 e successive modificazioni; nonché delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali, previsti dall'articolo 7, commi 1, 2, 3 e 4, della L. 7/12/2000, n. 383, e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori dettati all'art. 10, comma 1, lett. a), del D. lgs. 4/12/1997, n.460;
• ricerca sanitaria;
• le ASD (Società Sportive Dilettantistiche) riconosciute ai fini sportivi del Coni;
• ricerca scientifica o universitaria;
• comune di residenza;
• attività di tutela, valorizzazione e promozioni dei beni culturali.
Nella parte inferiore del modello si potrà scegliere l’ente a cui destinare la nostra quota di Irpef. Una volta scelto il campo e riempiti gli spazi, affinché il modulo sia valido, si dovrà firmare il modello, in un apposito spazio.
Scadenze
Il Modello 730-1 per la scelta del soggetto a cui destinare il Cinque per Mille si trova all’interno della documentazione del Modello 730 la cui scadenza per la presentazione, per effetto del Decreto Legge Coronavirus, è stata prorogata entro il 30 settembre 2020 sia nel caso di presentazione diretta all’Agenzia delle entrate sia nel caso di presentazione al sostituto di imposta, oppure al CAF, o al professionista. Per la Dichiarazione dei redditi persone fisiche (ex Modello Unico) la scadenza da ricordare è il 30 novembre 2020, in caso di invio per via telematica.
Anche senza fare la dichiarazione dei redditi si può donare il 5x1000 perché i contribuenti che non devono presentare la dichiarazione possono scegliere di destinare l’otto, il cinque e il due per mille dell’IRPEF utilizzando l’apposita scheda allegata allo schema di Certificazione Unica 2020 (CU) o al Modello REDDITI Persone Fisiche 2020.
Dunque come abbiamo sopra già riferito per destinare il proprio 5x1000 è necessario porre la propria firma in uno dei cinque riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione del reddito e scrivere il codice fiscale dello specifico ente scelto.
Per fare un esempio pratico, se si sceglie, come il sottoscritto, di devolvere il proprio 5x1000 a favore di Fondazione Renato Piatti onlus che si prende cura di bambini con autismo e persone con disabilità, si dovrà apporre la firma nel riquadro che riporta la dicitura "Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale..." e scrivere il codice fiscale della predetta Fondazione Renato Piatti ovvero 02520380128.
Per donare il 5 per mille basta dunque una semplice firma e il codice fiscale della Fondazione cui si vorrà destinare l’importo.
Due importanti raccomandazioni/istruzioni: qualora il contribuente non provveda all’apposizione della propria firma si verserà ugualmente il proprio 5x1000 ma la quota rimarrà allo Stato.
Se viceversa venisse apposta la sottoscrizione su uno specifico comparto senza inserire un codice fiscale, il proprio 5x1000 verrà redistribuito proporzionalmente tra tutti i soggetti beneficiari del comparto in cui sia stata inserita la firma. 
Altra informazione importantissima e non a tutti nota è che ciascun soggetto beneficiario del 5x1000 è tenuto a dimostrare, in modo chiaro e dettagliato, l’impiego delle somme percepite redigendo un apposito rendiconto e una relazione illustrativa attraverso i quali i soggetti destinatari del contributo dimostrano l'utilizzo delle risorse ricevute entro 1 anno dalla loro ricezione.
Chi sceglierà, come me, di destinare il 5x1000 a Fondazione Renato Piatti saprà dunque, e potrà essere certo, che tutti i fondi percepiti saranno interamente utilizzati per finanziare i progetti a favore di bambini e persone affette da disabilità intellettiva e/o relazionale nonché delle loro famiglie. In particolare il 5x1000 di quest’anno sarà utilizzato per sostenere i maggiori costi che Fondazione Piatti sta affrontando per garantire continuità alle cure e alle terapie durante questa emergenza sanitaria, in concreto per acquistare dispositivi di protezione individuali, sanificare e adeguare gli spazi.
Per una vasta moltitudine di persone, una semplice firma rappresenta, quindi, una grande speranza per un futuro migliore.
Infine, la cosa più importante da sapere: non importa a quanto ammonta il reddito di ciascun contribuente, in quanto quest’ultimo deve essere consapevole e orgoglioso di come il proprio 5x1000 possa comunque aiutare e consentire la realizzazione di tanti progetti in favore di tantissime persone che potranno ricevere affetto, istruzione, cure, attenzioni, educazione e protezione in contesti idonei e grazie all’opera di volontari e professionisti che hanno deciso di dedicare le loro capacità ed il loro tempo in favore dei più deboli; perché, non dimentichiamolo, come ricordava spesso lo scrittore e giornalista Romano Battaglia “…Anche se aiuterai una sola anima non avrai vissuto invano”..
 
Avv. Corrado Demolli
 
Per saperne di più su Fondazione Renato Piatti: http://5x1000.fondazionepiatti.it/